L’alimentazione in chemioterapia

Molti degli effetti collaterali della chemioterapia riguardano l’apparato digerente: nausea vomito, problemi intestinali, disturbi in bocca. Questa cura, infatti, è in grado di uccidere le cellule tumorali, ma intacca anche le cellule sane, come la mucosa del tubo digerente (da qui stomatiti, esofagiti, gastriti, coliti).
Per contrastarne gli effetti è necessario curare particolarmente l’alimentazione, prima, durante e dopo il trattamento. È infatti logico ipotizzare che il rischio di mucositi sia maggiore nei pazienti che soffrono di stitichezza o di disturbi gastritici o colitici prima della diagnosi e dunque prima di affrontare le terapie.
Se si soffre di stitichezza è necessario aumentare la componente di vegetali nella dieta, in particolare di cereali non o poco raffinati, e, con attenta gradualità, di legumi.Vi sono, inoltre, alcuni rimedi specifici per la stitichezza da contrazione intestinale (bevanda a base di succo di mela con agar agar) o da mancanza di tono intestinale (zuppa di daikon e carota). Se si soffre di coliti si tratta in genere di ridurre il consumo di proteine animali (carni e formaggi) senza ricorrere però ad alimenti molto ricchi di fibre per evitare danni meccanici all’intestino.

Durante la chemioterapia, la dieta deve seguire alcuni principi fondamentali, quali:

  • Evitare irritazion meccaniche (fibre di cereali indurite dalla cottura al forno, e in generale alimenti molto grezzi);
  • Evitare proteine animali, la cui putrefazione produce idrogeno solforato, irritan- te per la mucosa intestinale;
  • Evitare il latte perché il danno all’intestino tenue compromette la capacità di digerire il lattosio, con conseguenti diarree;
  • Fornire proteine vegetali sotto forma raffinata, per esempio, creme di cereali integrali, tofu e, tra gli altri legumi, la crema di lenticchie rosse decorticate;
  • Assumere cereali integrali, in particolare riso integrale, sotto forma di crema;
  • Mangiare il pesce, cucinato in modo semplice, per le sue proprietà antinfiammatorie;
  • Fornire alimenti proteici già in parte digeriti, ricchi di aminoacidi liberi, come il miso, sotto forma di zuppa o di condimento; la zuppa di miso può accompagnare quotidianamente tutti i pasti per favorire la digestione (addizionata di alga wakame, ricca di sostanze emollienti e di sali minerali);
  • Evitare il saccarosio e altri zuccheri raffinati.

La nausea può essere alleviata da cibi salati e asciutti, come le gallette di riso integrale. La dieta dopo la chemioterapia dovrà ritornare a un equilibrio fondato su verdure e cereali poco raffinati, legumi e pesce, limitando invece gli alimenti ad alto indice glicemico e insulinemico e ad alto contenuto di grassi saturi (carni bovine e prodotti lattocaseari).
Oltre alle infezioni delle mucose della bocca (mucositi) e dell’intestino (enteriti), alla stipsi e alla diarrea, altri sintomi possono manifestarsi durante la chemioterapia, ma alcuni accorgimenti possono aiutare ad attenuarli. Per il calo dell’appetito e l’alterazione del gusto è necessario masticare il cibo lentamente e con cura per facilitarne la digestione. Bere, ma lontano dai pasti, acqua o tè (in particolare, un tipo di tè verde, detto bancha). Sostituire le posate metalliche con quelle di plastica e fare uso di contenitori in vetro per alimenti.
Per la nausea e il vomito, è consigliabile masticare bene il cibo per favorirne la digestione, bere pochissimo durante i pasti, frazionare i pasti (in 5/6 spuntini) per non lasciare mai lo stomaco completamente vuoto e comunque non sforzarsi di mangiare se non si ha appetito. Ovviamente sono da evitare tutti i cibi caratterizzati da un forte odore.

(Fonte: A.N.D.O.S. NAZIONALE ONLUS)